INTERVISTA AL PROFESSIONISTA
CAROLA BRUNO
CAKE DESIGNER


UNA VENETA CHE STRIZZA L’OCCHIO ALL’AMERICA: CAROLA BRUNO, PROFESSIONE CAKE DESIGNER
Avete presente quel meraviglioso profumo di mele caramellate e zucchero filato, tipo quello che si avverte nelle fiere di paese o al Luna Park? Ecco il suo laboratorio me lo immagino proprio così! Profumato, colorato e un po’ americano! Ma andiamo a conoscere colei che detiene nel mio immaginario questo scettro, la regina degli sprinkles: Carola.
Ciao!
Sono Carola, ho 29 anni e lavoro nel mondo del cake design da circa 5 anni.
Sono nata a Padova nel ’92 da mamma ligure e papà siciliano, se mi aveste visto qualche anno fa mai avreste pensato che avrei sviluppato la mia vita attorno ai colori ed al design, nemmeno io a dirla tutta.
Da piccola non ho mai eccelso in qualcosa di particolare, il mio animo esteta ha iniziato a fare capolino negli ultimi anni delle superiori con un particolare interesse verso la fotografia.
Successivamente nel corso dell’università, un po’ per gioco, un po’ perché sono fondamentalmente curiosa, mi sono approcciata al cake design e no, non è stato amore a prima vista. Ho capito che poteva davvero essere la mia strada perché tra tutte le cose artistiche e manuali, tra tutti gli hobbies che avevo iniziato, questo l’ho portato avanti e studiato con tenacia e passione. È diventato il mio lavoro, inizialmente come dipendente, ora come imprenditrice e freelancer.
Lo vedo davvero come uno sfogo artistico grazie al quale la mia personalità è uscita prepotentemente, ora sono davvero felice circondata dai miei amati colori.
Ciao Carola! Come stai? Nella mia continua ricerca su Instagram di professionisti del settore eventi Italiani sono letteralmente inciampata sulla tua pagina e ci ho messo qualche minuto per orientarmi e capire che non fossimo a New York! Un’americana in Veneto mi viene da dire! Dico bene ?
Ciao Federica e innanzitutto grazie di cuore per questo invito, è davvero un onore per me soprattutto per i titoli con cui mi hai definita. Devi sapere che durante il mio percorso nel cake design ho sempre avuto un occhio attento verso ciò che creavano gli artisti stranieri, verso le loro tecniche innovative, verso i loro materiali e strumenti. Questa ricerca attenta ha senza dubbio influenzato il modo che avevo di vedere il cake design e mi ha spinto a provare cose nuove, diverse, ad allontanarmi sempre più dalla classica torta in pasta di zucchero che qui in Italia iniziava a prendere piede.
Gli sprinkles fanno brillare gli occhi subito appena si vedono in qualche dolce…. Ci spieghi cosa sono, come fai a trovarne sempre di nuovi e particolari e soprattutto se sono difficili da usare?
Gli sprinkles sono stati parte fondamentale per la mia svolta verso uno stile che non prevedesse la copertura in pasta di zucchero, tanto che ho creato l’hashtag #ioamoglisprinkles affinché venisse usato da tutte le mie followers, nonché cakesisters, per raccogliere tutte quelle torte con uno stile che si avvicinasse a quello delle cake designer americane o inglesi.
Sono un elemento che caratterizza i miei dolci in modo preponderante oserei dire. Si tratta di codette di zucchero o mompariglia di diverse misure, forme e colori. Diciamo che nel corso del tempo è diventata quasi un’ossessione, ne ho davvero tantissime e di differenti tipologie e mi diverto molto ad abbinarli alle torte. Non li definirei difficili da usare, bisogna avere qualche accortezza come per esempio, non utilizzarli sulla panna, che avendo la componente liquida fa sciogliere lo zucchero rendendo i nostri bellissimi sprinkles delle macchiette di colore.
Aspetto americano ma gusto tutto italiano ! So’ che hai intrapreso, sin da subito, una strada decisa su cosa proporre e cosa non offrire al tuo cliente ….
Decisamente sì. Il gusto delle torte dovrebbe appagare il palato italiano così ben educato ai sapori buoni, devono essere sì belle, ma soprattutto buone! Per la mia attività ho deciso di offrire ai clienti torte senza la copertura in pasta di zucchero, è stata una delle prime decisioni prese mentre studiavo i miei prodotti e più che altro una presa di posizione, vorrei davvero far capire che il cake design non è solo pasta di zucchero e che si possono proporre una varietà incredibile di decorazioni o stili diversi.
Sei innovativa nel tuo stile e noto con piacere che collabori con molte colleghe straniere proponendo dirette e competitions, che differenza credi ci sia tra il cliente italiano e un cliente internazionale?
Grazie davvero, questo aspetto di scambi internazionali mi sta molto a cuore, spero di poter continuare a proporre contenuti simili perché credo siano una risorsa! È bello potersi confrontare sotto molti aspetti con altre culture o modi di lavorare e proporsi ai clienti. Devo dire che molte situazioni capitate con alcuni clienti le ho piacevolmente ritrovate anche nei racconti di cake designer estere, alla fine tutto il mondo è paese. Unica differenza che mi sento di citare è che senza dubbi all’estero sono avanti anni luce con tutto quello che è organizzazione eventi, party, allestimenti, sweet tables… ma stiamo arrivando anche noi, e questa tua rivista ne è sicuramente un chiaro segnale!
Prossime tendenze del cake design per l’autunno?
In italia arrivano sempre un po’ gli strascichi dall’estero, delle stagioni passate. Ho visto tante forme particolari, torte esagonali, rettangolari, squadrate, asimmetriche…sono molto complicate da fare con le nostre farciture più morbide però piano piano arriveranno! Come tonalità sicuramente i colori sabbiati, quelli con una puntina di nero che li rende un po’ vintage.
Un’ultima domanda …se dovessi scegliere cosa buttare dalla torre : sac a poche o sprinkles??
Difficile questa domanda! Dopo attente riflessioni sono giunta alla conclusione che salverei la sac à poche, per un semplicissimo motivo: potrei creare gli sprinkles fatti a mano, quindi due piccioni con una fava 😉


